Il Territorio

Santa Domenica Vittoria sorge a 1080 m sul livello del mare, in massima parte sulla via nazionale che corre da mezzogiorno a tramontana, a mezza costa d’un contrafforte dei Nebrodi; dal centro due notevoli corpi di case si prolungano l’uno verso l’alto della costa, l’altro verso il basso, dando al paese una configurazione di croce.
L’esposizione del complesso dell’abitato è verso oriente, trovandosi davanti un magnifico panorama costituito dall’ampia valle dell’Alcantara, con a fianco l’imponente mole dell’Etna, che proprio dalla parte di Santa Domenica presenta il più bello ed armonioso, dei suoi aspetti.
I 1171 abitanti (detti santadomenicensi) vivevano, di pastorizia e di agricoltura in quanto al giorno d’oggi le suddette attività non vengono più praticate e il territorio a disposizione è praticamente abbandonato a se stesso. I motivi che hanno portato a questo quasi totale abbandono sono da ricercare innanzitutto nella forte pendenza del territorio (mancano, infatti, quasi del tutto le zone piane) che ne rende difficile la coltivazione e che ha come conseguenza l’innalzamento dei costi di produzione cui non corrisponde un altrettanto consistente ritorno economico; a ciò si deve aggiungere l’eccessiva frammentazione del territorio agricolo che viene soprattutto adibito alla coltivazione ad uso familiare e che quindi non permette l’instaurazione di grandi colture; inoltre il mancato aiuto finanziario da parte della CEE ha incrementato ed accelerato questo processo di abbandono che ha comportato anche lo spostamento dei giovani verso le grandi città.
Il territorio comprende: gli ex feudi componenti l’ex Baronia di Santa Domenica, e cioè il complesso ex feudale originario propriamente detto di Santa Domenica:
Fegotto, Pertichigna e Angra, ex feudo Porritto, ex feudo Pozzoleo, ex feudo
Juncarà Soprano e tenuta Villano, con in più gli ex feudi Juncarà Sottano e Pensicata, non provenienti dall’ex Baronia.
Il territorio di Santa Domenica Vittoria è costituito, e si può dire limitato, da due catene di monti, diramazioni dei Nebrodi, una dal lato occidentale l’altra dal lato orientale.
Il clima del territorio è parecchio influenzato dalle ampie zone boschive e si caratterizza per i lunghi inverni rigidi ed estati calde ma non afose. Le temperature,pur variando da una zona all’altra, si mantengono nella media di alta montagna; la piovosità varia da un minimo di 600 mm ad un massimo di 1400 mm; assai frequenti,i fenomeni di nebbia e nevosità contribuiscono a creare quel giusto grado di umidità necessario per l’esistenza di alcuni tipi di bosco.
La dimensione del vivere quotidiano legata alla tradizionale attività dell’agricoltura,della pastorizia e dell’artigianato, si coglie nella più animata via principale o nella piazza, mentre nelle pittoresche stradine si percepiscono suoni, odori, gesti e rapporti tipici delle piccole comunità ove è possibile un soggiorno di autentico relax.